24 ottobre 2012

2^ Lago Maggiore Marathon (Arona – Verbania) – 21.10.2012 – A. Oliva

I giorni che precedono una Maratona sono sempre agitati da dubbi: non sento bene la “gamba”; sento troppo la “gamba”, forse ho esagerato con le ripetute e i lunghi; a che ritmo proverò a correrla ?; non era meglio iscriversi a una Mezza o a un 10 km. o meglio ancora a una rilassante tapasciata ? Il dubbio maggiore di Robert-one, roba da togliere il sonno, è l’orario di ritrovo e partenza della domenica dalla sede Gap. Per rendere l’idea, e dopo aver chiesto l’autorizzazione al Garante della Privacy, riporto fedelmente l’sms che mi ha inviato venerdì scorso: “ho saputo l’orario x dome: potevate fare 8.45 ancora un po’ cazzarola: non è tardi le 7 ??”. Ovviamente non ci siamo minimamente curati delle sue preoccupazioni e la partenza è rimasta alle 7,00. Neanche da dire che infatti siamo arrivati con largo anticipo e con tutta calma abbiamo
potuto ritirare pettorale e pacco gara, scattare la foto di rito, cambiarci, consegnare la sacca presso il camion che le trasporterà a Verbania. Anzi, perfino aspettare di veder partire il camion perché Robert-one, unico fra i circa 1.500 runners, non era riuscito a far entrare la propria borsa nella sacca fornita dagli organizzatori e temeva che accorgendosene gliela buttavano fuori dal camion !
L’unico che non aveva alcun dubbio era Fabio, alla sua prima Maratona, ben concentrato, che in fase di riscaldamento teneva un ritmo superiore al mio ritmo Maratona ! Talmente veloce che non siamo neppure riusciti ad imprimere la sua figura nella foto pre-gara. Essendo, come ho detto, la sua prima Maratona, è partito nell’ultimo settore ma dopo nemmeno 200 metri dalla partenza mi aveva già superato e al giro di boa del 2° km. vedo che ha già recuperato parecchie posizioni, è lì che respira l’aria fresca lasciata poco prima dagli Etiopi, dai Kenioti e dall’Italiano di origini Marocchine (che poi vincerà), insomma dall’Africa che corre. Alla fine Fabio arriverà 28° assoluto e 4° di categoria, ed era la sua prima Maratona ! Fantastico ! Mi spiace non saper trovare le giuste parole per celebrare nel modo che meriterebbe questa sua grandissima performance.
Per quanto mi riguarda non riesco a decidere con quale ritmo affrontare questa Maratona visto che fra poco più di un mese correrò anche la Maratona di Firenze. Correrla come fosse un lungo d’allenamento o forzare per cercare il personale, sapendo che comunque il percorso non è velocissimo ? Opto per non decidere, parto e si vedrà. Questa scelta, o meglio non-scelta, non si rivelerà delle migliori. Forse rimango anche condizionato dal numero di pettorale: uno zero-zero-sette che mi fa sembrare James Bond con licenza di uccidere ( me stesso ) ! Sta di fatto che fino al passaggio della Mezza Maratona vado molto bene, fin troppo veloce per le mie possibilità,  nonostante anche un vento contrario tra il 16° e il 19° km., forse è l’aria fresca dell’Africa che corre di cui dicevo prima e che ha voluto accarezzare un po’ tutti i Maratoneti. Al 34° km. sono ancora in vantaggio rispetto al mio personale poi le gambe decidono per me e inizio a calare il ritmo. C’è da dire che negli ultimi km. ci sono un susseguirsi di falsipiani che uniti alla fatica rallentano molto.  Tra il 39° e il 40° km. discesina e salita di circa 700 metri, ideale per chi è già al gancio, e verso il 41° km. altra breve ma impegnativa salita. La cosa curiosa è che, pur avendo corso questa Maratona anche l’anno scorso, la seconda salita proprio non me la ricordavo ma neppure Franco ne aveva memoria. L’abbiamo rimossa entrambi ! Comunque sia poi finalmente arrivo sul Lungolago di Verbania con un tempo di poco meno di 1 minuto superiore al mio personale. A casa scoprirò poi, guardando la classifica, che sono 13° di categoria. Tutto sommato, nel mio piccolo, non proprio malaccio. Finita l’adrenalina della gara, quando siamo ormai sul battello che ci riporta ad Arona, vado proprio in crisi e non ho nemmeno la forza di ammirare lo splendido paesaggio lacustre di questa bella giornata soleggiata. Anche Franco e Marco mi sembrano abbastanza provati, Robert-one invece è ancora molto pimpante e vivace. 
Franco e Marco hanno una condotta di gara simile alla mia, fino a circa il 30° km. vanno di buon passo, alla ricerca del personale poi sono costretti a rallentare. Per loro un po’ di delusione finale che nel giro di qualche ora passa e viene sostituita dalla voglia di ripresentarsi presto al nastro di partenza di una qualche altra gara. Forse anche il caldo ha fatto la sua parte, temperatura apparentemente ideale per correre ma negli ultimi km. si rischiava di andare in disidratazione. Non c’è nulla da fare, la Maratona rimane sempre una incognita, pensi di essere pronto e preparato a puntino e poi invece in gara non vai bene come pensavi oppure non ritieni di essere in forma e invece vai meglio di quanto speravi; parti con l’intenzione di gestire il ritmo di corsa e invece poi ti ritrovi a forzare fino a che hai un briciolo di energie. E’ una gara che non dà certezze, non dà punti di riferimento, una continua sfida con se stessi km. dopo km., è probabilmente per questo che è la disciplina Regina dell’Atletica  ed è così amata-odiata da tutti i Runners. Ma fra tutti gli sport nessuno regala le emozioni e le soddisfazioni come la Maratona perché veramente devi conquistartela.
Robert-one invece tiene una condotta di gara molto regolare, senza mai forzare eccessivamente il ritmo e ciò gli permetterà di arrivare molto bene, in scioltezza, non particolarmente affaticato. Pronto per andare a festeggiare il compleanno di sua mamma. E visto che ha preparato questa Maratona con un solo lungo di 25 km al Giro del Lago di Varese ora ha il dubbio che forse è inutile fare lunghi di 30 – 35 km. di allenamento in vista di una Maratona. Con Robert-one mi ritrovo subito dopo il traguardo e una volta ritirata la sacca mi dice che gli fa male camminare perché pensa che gli si è allungato, lo rassicuro che è normale che correndo si gonfi, ehmm detta così non vorrei che fraintendeste e pensiate male o … bene a seconda dei casi, ci riferiamo ovviamente ai piedi e più in particolare agli alluci. Toglie quindi le scarpe e per qualche minuto si sente come un novello Abebe Bikila.
Giornata e corsa speciale per Manuel, che per un bel po’ riesce a tenere il treno dei Pacer delle 3 h e 30’ e alla fine migliorerà il suo personale di circa ben 28 minuti ! Ottima gara la sua e anche lui, subito dopo l’arrivo è già pronto per festeggiare a Verbania l’anniversario di Matrimonio ! Una data insomma proprio da ricordare.
Per finire vorrei solo spendere due parole per la medaglia che ci è stata consegnata. Peso 174 grammi, diametro 8,5 cm., forse gli organizzatori hanno intenzione di trasformarci tutti da Maratoneti a lanciatori del Disco ! A parte gli scherzi, per quanto mi riguarda mi sarei accontentato di una medaglia più modesta.
Alberto Oliva  - Gap Saronno

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